Messaggi vocali dal passato corrono attraverso fili telefonici di vecchi centralini, i racconti si srotolano come un flusso di coscienza sulla pellicola rovinata, i volti anonimi del sisma dell'80, gli oggetti smarriti e le macerie dell'Irpinia. Le centraliniste veicolano verso orecchie sconosciute i versi del poema "Irpinia" di Alfonso Guida che, come messaggi vocali di Whatsapp, ci giungono con le voci di un uomo, un adolescente e una bambina, fino ai ruderi che popolano alcuni nostri paesini.