A causa delle normative sanitarie per il contenimento del Covid-19, l’unica sala di proiezione al Castello Aragonese per la diciottesima edizione è stata la Piazza D'Armi, alla quale si è potuto accedere soltanto attraverso il percorso pedonale a gradoni, muniti di mascherina e rispettando le distanze sociali.
La direzione artistica del festival ha voluto così mantenere una parte in presenza nel luogo simbolo del festival: il Castello Aragonese, selezionando una serie di opere non partecipanti al concorso che sono state proiettate una per sera nella piazza d’armi del Castello.
Sabato 27 Giugno
Il sindaco del Rione Sanità
Antonio Barracano, “uomo d’onore” che sa distinguere tra “gente per bene e gente carogna”, è “Il Sindaco” del rione Sanità.
Regia: Mario Martone
È stato presente FRANCESCO DI LEVA
Il grande spirito
Un ladruncolo che ha tradito i complici durante una rapina impadronendosi del bottino si imbatte nel corso della propria fuga in un bizzarro figuro convinto di essere un nativo americano in lotta con gli yankee.
Regia: Sergio Rubini
È stato presente SERGIO RUBINI
Domenica 28 Giugno
D.N.A. - Decisamente non adatti
Cosa succede se due ex-compagni di scuola elementare molto diversi tra loro si rincontrano da adulti e decidono di scambiarsi i codici genetici per migliorare le proprie vite? Tra esperimenti scientifici maldestri e hackeraggi del D.N.A. dagli effetti nefasti, i due risulteranno Decisamente Non Adatti a queste nuove vite...
Regia: Claudio Gregori e Pasquale Petrolo
È stato presente il regista e interprete LILLO PETROLO
Lunedì 29 Giugno
Il ladro di cardellini
Una guardia forestale di un paese del sud Italia viene licenziata perché cattura e vende uccellini di frodo. Quando torna nel suo paese dovrà risolvere sia i propri problemi con una figlia obesa, cantante in sagre di paese con il proprio compagno sfaccendato, che per la propria sopravvivenza e i vizi a cui è dedito: gioco d'azzardo e legame paranoide con la moglie morta ormai da tempo. Unitosi a una banda di vecchietti scalcinati capeggiata dal suocero, li inizia a seguire durante le fasi di una truffa con camuffo di rarissimi e pregiatissimi cardellini bianchi che potrebbe farli svoltare e arricchire. Ma soprattutto un matrimonio con una badante rumena combinato dalla figlia.
Regia: Carlo Luglio
È stato presente il regista CARLO LUGLIO e l'interprete ERNESTO MAHIEUX
Martedì 30 Giugno
L'amica geniale
A seguito dell’invito di Nino a trascorrere il ferragosto ad Ischia, Elena con Raffaella insieme ad altri amici arrivano finalmente sull’isola.
Affittano un appartamento nella contrada Cuotto, frazione di Forio, e sin da subito Elena cerca di mettersi in contatto con Nino che vive in una casa a Forio.
Regia: Saverio Costanzo e Alice Rohrwacher
Sono stati presenti gli interpreti GAIA GIRACE, MARGHERITA MAZZUCCO, GIOVANNI AMURA e FRANCESCO SERPICO
Mercoledì 1 Luglio
Gli uomini d'oro
Torino, 1996. Luigi il Playboy è un impiegato delle Poste deputato a guidare il furgone portavalori. Gli mancano tre mesi alla pensione, e già si vede gestire un chiringuito in Costa Rica insieme al collega e amico Luciano. Ma il ministro Dini - "uno che non l'ha eletto nessuno" - sposta dieci anni più avanti l'età pensionabile, e Luigi prende il destino nelle sue mani: rapinerà l'ufficio postale, impossessandosi dei valori che trasporta per mestiere. Alvise il Cacciatore accompagna il furgone ma deve svolgere altrui due lavori per mantenere moglie e figlia secondo un decoro borghese che non può permettersi.
Regia: Vincenzo Alfieri
È stata presente l'interprete SUSY LAUDE
Giovedì 2 Luglio
7 ore per farti innamorare
Valeria, donna avvenente e dal carattere deciso ma da sempre disillusa sull’amore, è un’implacabile maestra di rimorchio per uomini single ai quali insegna l’arte della seduzione, convinta che le relazioni fra le persone siano mosse da semplici stimoli biologici. Giulio è un giornalista di economia, uomo serio e po’ prevedibile, convinto invece che in amore non si possano attuare delle strategie. Quando, a un passo dalle nozze, la fidanzata Giorgia lo lascia per il suo capo, Giulio si ritrova scalfito nelle sue granitiche certezze, senza donna e senza lavoro. Deciso a riconquistare la sua ex andrà a lezione da Valeria, ma uno dei due dovrà cambiare idea.
Regia: Giampaolo Morelli
È stato presente il regista e interprete GIAMPAOLO MORELLI
Venerdì 3 Luglio
Si muore solo da vivi
Dopo il terremoto che gli ha portato via il fratello e la cognata Orlando ha smarrito ogni direzione. Rintanato in una baracca su Po, lui che era stato il frontman della band Cuore aperto non suona più, e non riesce a tenersi un lavoro. I suoi genitori non sanno come scuoterlo dall'impasse, anche perché Orlando ha la responsabilità di Angelica, la nipotina undicenne rimasta orfana. Ma lui continua a vivere di ricordi, su tutti quello di Chiara, la donna della sua vita ora in procinto di sposarsi con un altro.
Regia: Alberto Rizzi
È stato presente l'interprete ALESSANDRO ROJA e il regista ALBERTO RIZZI
Il regno
Giacomo, viene rinnegato dal padre e cacciato dal casale di campagna che gli ha dato i primi natali. Quando l'avvocato del padre,lo invita a tornare al casale per i funerali dell’odiato genitore, l’uomo si reca alla sua vecchia dimora e scopre di aver ereditato Il Regno del padre! nei suoi terreni c’è una comunità di persone che ha scelto di tornare a una vita più umile, modesta, senza gli assilli della tecnologia. Non capita tutti i giorni di ereditare dei sudditi pronti a darti cieca obbedienza, e soprattutto il potere di legiferare a proprio piacimento. Ma Giacomo non è affatto come il padre, che fu un prepotente autocrate tutto d’un pezzo. Lui con i sudditi ci vuole parlare, ci vuole fare amicizia, ma nessuno vuole un monarca compagnone. Riuscirà il re più strampalato della storia a farsi rispettare e diventare l’uomo che non è mai riuscito ad essere?
Regia: Francesco Fanuele
È stato presente il regista FRANCESCO FANUELE e l'interprete SILVIA D'AMICO
Sabato 4 Luglio
L'immortale
Ciro di Marzio, detto l'Immortale, è stato ripescato dopo il colpo di pistola in petto ricevuto da Genny e la caduta nelle acque della costa di Napoli. Don Aniello gli spiega che la sua resurrezione gli permette quello che per altri è solo un sogno: ripartire da capo. Gli affida l'incarico di fare da intermediario con la mafia russa a Riga, in Lettonia, dove però i russi sono in guerra con la criminalità locale.
Regia: Marco D'Amore
È stato presente il regista e interprete MARCO D'AMORE
"Parliamo di cinema con.."
In questa sezione è possibile vedere gli incontri con gli ospiti delle serate in diretta alla Piazza d'Armi del Castello Aragonese.
Francesco Di Leva
Carlo Luglio ed Ernesto Mahieux
Francesco Fanuele, Silvia D'Amico e Stefano Di Santi
Marco D'Amore
Sergio Rubini
Lillo Petrolo
Alessandro Roja e Alberto Rizzi
Il cast de "L'amica geniale"
Susy Laude
Giampaolo Morelli
Le giurie
Sezione Lungometraggi
Karin Hoffinger
Nata e cresciuta a Wiesbaden, Germania, Karin Hoffinger si trasferisce a Berlino dopo aver concluso la scuola superiore.
Ha studiato Filologia romanza e inglese così come Storia dell’Arte alla Libera Università di Berlino. Dopo aver vissuto per qualche anno in Italia e in Grecia si è trasferita nuovamente a Berlino.
Ha lavorato come assistente di produzione nella società di produzione ROAD MOVIES di Wim Wender, coordinando le coproduzioni europee con la Francia, il Portogallo, la Spagna e il Regno Unito. La sua carriera all’International Film Festival di Berlino è cominciata come assistente di produzione dell’ex direttore del festival Moritz de Hadeln e Dieter Kosslick. Ad oggi è a capo dei dipartimenti di Relazioni Internazionali e di Programmazione alla Berlinale. Ha una lunga esperienza nel settore dei festival del cinema, incluso la definizione delle linee guida dei festival, supervisione e organizzazione del processo di selezione dei film, coordinazione dei delegati ufficiali e dei talent in giro per il mondo, relazioni con gli istituti cinematografici nazionali esteri, festival del cinema internazionali, società di produzione, distribuzione internazionale e rappresentanza. Parla tedesco, inglese, italiano e francese ed è stato giurato in numerosi festival cinematografici nel mondo.
Zlatko Vidackovic
Zlatko Vidackovic è un critico cinematografico freelance, caporedattore della rivista cinematografica online www.filmovi.hr e dal 2005 direttore artistico del Pula Film Festival, il più antico (fondato nel 1953) e il festival cinematografico più visitato della Croazia. È il fondatore e direttore del programma di Art-cinema Metropolis nel Museo di Arte Contemporanea di Zagabria. È stato eletto cinque volte presidente della Croatian Society of Film Critics.È stato giurato di Fipresci ai festival cinematografici di Cannes, Berlino, Venezia e San Francisco. Vive e lavora a Zagabria.
Emanuela Martini
Emanuela Martini è una critica cinematografica italiana. Membro della giuria in molti festival cinematografici italiani ed internazionali, Emanuela Martini è stata condirettore con Angelo Signorelli del Bergamo Film Meeting dal 1999 al 2007, quando è poi passata al coordinamento del Torino Film Festival diretto da Nanni Moretti. Direttrice dal 1999 al 2007 del settimanale di cinema FilmTv e dagli anni Ottanta, nel comitato di redazione del mensile Cineforum.Autrice e curatrice di saggi dedicati in particolare al cinema britannico, quali Storia del cinema inglese 1930-1990 (1991) e Free cinema e dintorni: nuovo cinema inglese, 1956-1968 (1998), Emanuela Martini ha scritto Il lungo addio: l'America di Robert Altman (2000) e due volumi della collana Il Castoro Cinema, dedicati ai registi e produttori inglesi Michael Powell ed Emeric Pressburger (1988) e al regista italiano Gianni Amelio(2006)
Sezione Location Negata
Oscar Cosulich
Nato a Roma; laureato in Scienze Politiche; giornalista free-lance. Scrive per il mensile “Ciak”, per il quotidiano “Il Mattino” e per il bimestrale “8 ½”. È stato direttore artistico del “Future Film Festival” di Bologna al fianco di Giulietta Fara dal 2003 al 2018, anno in cui si è tenuta la XX e ultima edizione della manifestazione. Dal 1984 al 2019 ha collaborato al settimanale “L’Espresso”, dove tra l’altro è stato titolare della rubrica su fumetti e cinema d’animazione. Attualmente fa parte del comitato editoriale di “Cartoons on the Bay”, occupandosi del settore Cinema del festival. Ha curato, o collaborato, a numerose mostre e rassegne dedicate a fumetti, pittura, musica, cinema e cinema d’animazione. Tiene conferenze e lezioni, in stage e corsi universitari e post-universitari, sui temi di cui è specialista. Dal 2014 è titolare all’Università degli Studi Internazionali di Roma – UNINT, nell’ambito del Master di I Livello in “Traduzione e Adattamento delle Opere Audiovisive e Multimediali per il Doppiaggio e Sottotitolaggio”, del corso “Creazione e Gestione Festival Internazionale Audiovisivo & Primi Rudimenti di Storia e Tecnica del Cinema d’Animazione; Traduzione, Adattamento e Doppiaggio Dialoghi e Canzoni nel Cinema d’Animazione”. Ha ottenuto il Premio Domenico Meccoli “Scrivere di Cinema” come Giornalista Cinematografico dell’Anno 2014.
Massimo Gaudioso
Sceneggiatore, regista e attore italiano. Dal 1983 al 1995 realizza numerosi documentari, programmi televisivi, video istituzionali, spot e sigle. Nello stesso periodo, 1986/1987, frequenta alcuni corsi e seminari di regia con Nanni Loy e Nikita Michalkov, e di sceneggiatura con Robert McKee, Linda Seger, Ugo Pirro, Leo Benvenuti.Nel 1995, insieme a Eugenio Cappuccio e Fabio Nunziata, scrive, dirige, produce e interpreta Il caricatore, un cortometraggio in bianco e nero in 16mm che vince numerosi premi e l'anno successivo viene sviluppato come lungometraggio, anche questo vincitore di diversi premi tra cui il Premio Holden per la sceneggiatura al Festival di Torino, il Ciak d'oro come migliore opera prima, il Premio Casa Rossa a Bellaria come miglior film indipendente italiano dell'anno, la targa d'oro Anec e il Sacher d'oro per la produzione. Nel 1999 ricompone il trio con Cappuccio e Nunziata, insieme ai quali firma sceneggiatura e regia del loro secondo lungometraggio, La vita è una sola. Collabora con il regista Matteo Garrone alle sceneggiature di diversi film tra cui "Reality", "Dogman" e il "Racconto dei racconti", firma la sua prima regia nel 2016 con il film "Un paese quasi perfetto".
Tommaso Strinati
Storico dell’arte, è specialista in arte medievale e contemporanea. Dal 2006 è docente di arti visive comparate presso il Centro Sperimentale di Cinematografia / Scuola Nazionale di Cinema. In questo ruolo ha realizzato con gli allievi della Sede Lombardia tre serie di una striscia televisiva d’arte, Artezip, andata in onda su Rete4 ogni domenica mattina dal 2007 al 2010. Dal 2009 al 2014 è stato direttore artistico della Sede Sicilia per il corso di Documentario storico artistico e docufiction.Dal 2014 ad oggi lavora presso la sede centrale di Roma come docente di riferimento in arti visive comparate con specifico riferimento alla cinematografia moderna e contemporanea. Ha svolto attività di ricerca e insegnamento presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, l’Università di Roma La Sapienza - Facoltà di Architettura ‘Ludovico Quaroni’ e l’Università della Calabria (Rende - Cosenza) come docente di Beni Culturali e Storia dell’Arte Contemporanea; è stato funzionario dei Musei Vaticani, senior editor della casa editrice Skira di Milano, direttore operativo della casa d’aste Finarte di Milano e curatore d’importanti mostre d’arte antica e moderna presso i Musei Capitolini di Roma. Dal 2015 al 2017, su incarico del sindaco di Matera, è stato direttore del Museo d’Arte Contemporanea di Matera (MUSMA) nell’ambito delle attività di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. Nel 2017 ha scritto, in collaborazione con Emanuele Imbucci e Sara Mosetti, la sceneggiatura del film Michelangelo Infinito (Italia, 2018), prodotto da Sky e Magnitudo Film.In campo storico artistico è noto per avere rimesso in luce la centralità della scuola pittorica romana della fine del Duecento con la scoperta, nella cappella di San Pasquale Baylon presso la chiesa di Santa Maria in Aracoeli al Campidoglio, di un importante ciclo di affreschi di Giotto dato per scomparso.
Sezione Corti e Scenari Campani
Fabio De Caro
Fabio De Caro è un attore e produttore Italiano. Tra i suoi film come interprete, ricordiamo: Un giorno all'improvviso (2018), Era giovane e aveva gli occhi chiari (2017), Holiday (2014), La casa nel vento dei morti (2012), Ludos Game's Mr Pinky (2008), Tra le sue serie tv come interprete, ricordiamo:Gomorra: La serie (2014),da produttore ha realizzato il film per la regia di Stefano Russo " La fortezza".
Ignazio Senatore
Psichiatra e psicoterapeuta Responsabile Ambulatorio DCA presso il Dipartimento di Neuroscienze dell’Università “Federico II” di Napoli. Professore incaricato in Psichiatria nella Scuola di Specializzazione in Scienza dell’Alimentazione Università “Federico II” di Napoli. Presidente Sezione “Arte, musica, teatro, cinema e mass media” della Società Italiana di Psichiatria (SIP) e della Sezione Campania della SISDCA. Giornalista- pubblicista e critico cinematografico, iscritto al Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (SNCCI), collabora alla Rivista Segno Cinema. I suoi volumi più recenti: Cinema Mente Corpo (2010), Cinema e terapia familiare (2011), I disturbi del comportamento alimentare (2012), Cinema (italiano) e psichiatria (2013), Perché si danza quando si ha voglia di baci. Le più belle frasi dei film d’autori (2013), Il bello del cinema? I pop corn. Le più belle riflessioni sul cinema (2013), Daniele Luchetti racconta il suo cinema (2014), Alessandro D’Alatri: Il mio cinema (2014), I registi della mente ed altre storie (2015), Fermi tutti sono incinta. Cinema e gravidanza (2015). Direttore Artistico del Concorso di Cortometraggi I corti sul lettino – Cinema e psicoanalisi, per gli amanti dei rapporti tra cinema e psicoanalisi ha ideato il sito www.cinemaepsicoanalisi.com
Emanuele Palamara
Emanuele Palamara è un produttore e regista italiano. A diciannove anni si trasferisce a Roma dove frequenta il corso di cinema della facoltà di Lettere de La Sapienza. Fa esperienza nel campo cinematografico come aiuto di produzione per spot e cortometraggi. Dal 2009 lavora come assistente alla regia di oltre quindici film. Importanti le collaborazioni con Matteo Garrone, nel suo film Reality, con Stefano Sollima e Francesca Comencini in Gomorra – La Serie. Nel 2011 gira il suo primo cortometraggio dal titolo Papà, con protagonisti Remo Remotti e Luciano Scarpa. Il corto partecipa ad oltre settanta festival ottenendo molti premi e consensi su tutto il territorio nazionale. Nel 2014 torna alla regia con il suo secondo cortometraggio dal titolo La Smorfia. Dalla California alla Russia, il corto è selezionato in più di cinquanta festival internazionali e vince oltre quaranta premi. Ottiene anche la selezione ufficiale ai Nastri D’argento 2016 e viene acquistato, in Italia e all’estero, da TV come Mediaset, HBO Europe e Japan Tv. Nel gennaio 2016 Palamara gira il suo terzo cortometraggio dal titolo Uomo in mare con protagonista Marco D’Amore. Il corto racconta la dura storia di un testimone di giustizia.
Sezione Animazione
Marino Guarnieri
Regista, animatore, e illustratore, i suoi lavori spaziano dagli spot pubblicitari, alle sigle televisive passando per i prodotti educational, dal cinema indipendente ai documentari. Inizia la collaborazione con MAD Entertainment sin dalla sua fondazione, lavorando come aiuto-regista, direttore tecnico 2D, Animatore e Supervisore VFX al film L’Arte della Felicità (2013), che vince gli European Film Awards 2014 come Miglior Film di Animazione Europeo. Coordinatore del corso di Cinema d’Animazione alla Scuola Italiana di Comix, dove ha diretto gli allievi nello spot Chi Sogna Disegna (2013) e il cortometraggio Mezzanotte di Segni (2015). Tiene le cattedre di Tecniche di Animazione Digitale e CInema di Animazione all’Accademia Belle Arti di Napoli. Il suo primo lungometraggio Gatta Cenerentola (2017) diretto insieme ad A. Rak, I. Cappiello e D. Sansone è il primo film d’animazione italiano candidato in Concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e ai David di Donatello, dove si aggiudica due statuette. Vince inoltre il Nastro D’Argento speciale all’Innovazione Tecnologica, insieme a tanti altri riconoscimenti tecnici e artistici. Nel 2020 realizza il cortometraggio Loop, per il progetto Dr@g-net, finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ed attualmente è impegnato sulla nuova produzione MAD Entertainment per la regia di A. Rak e sta preparando il suo prossimo progetto. Dal 2019 è Presidente di ASIFA Italia (Associazione Italiana Film di Animazione).
Lorenzo Latrofa
Lorenzo Latrofa, nato a Roma nel 1977, si diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia di Torino dopo la laurea in Architettura a Roma. Nel 2016 ha vinto il Progetto Memoria della Apulia Film Commission con il cortometraggio animato e live-action “Concetta” (diretto da Marta Palazzo) diffuso sul sito Repubblica.it. Nel 2015 ha diretto Nino & Felix, cortometraggio sul tema dell’integrazione che, dopo essere stato presentato in diversi festival, tra cui Giffoni e il New York Children’s International Film Festival, nel 2016 ha vinto il premio per il Best Art Design Award al Canterbury Anifest. Ha lavorato alle animazioni di “Giallo a Milano” di Sergio Basso, un documentario sulla comunità cinese di Milano le cui sezioni animate sono state premiate al Cartoons on the Bay 2011 e al Festival di Annecy 2010 come miglior “Educational film”. Nel 2017 ha vinto il premio MigrArti Cinema con “La Nostra Storia”, cortometraggio sul tema dell’immigrazione. Dopo essere stato proiettato in vari festival e manifestazioni, tra cui la Mostra del Cinema di Venezia, ha vinto il premio MigrArti Cartoon 2018 al Festival Cartoons on the Bay, il premio Short Jail al PERSO di Perugia e il miglior film commissionato al festival greco Anima Syros. Dal 2019 è membro del direttivo di ASIFA Italia, l’associazione che tutela gli autori italiani di animazione. Parallelamente all’attività di regista, dirige lo studio “LaTestuggine” (www.latestuggine.it), da lui fondato nel 2009, che realizza animazioni su commissione per Enti e Brand. Attualmente sta lavorando al suo primo lungometraggio “Il Respiro della montagna” supportato dal fondo sviluppo del MIBAC.
Francesco Filippi
Bolognese (1975), è regista, sceneggiatore e animatore di stop-motion. Laureato in Scienze dell’Educazione con tesi sui cartoon di Leiji Matsumoto, ha studiato cinema e sceneggiatura per l'animazione alla School of Visual Arts di New York. Con i suoi film (animati e non) ha all'attivo centinaia di premi e selezioni ai festival in tutto il mondo. I suoi corti più conosciuti sono Mani Rosse (2018), Memorial (2013), Gamba Trista (2010) e Home (2009). Tra le collaborazioni, la direzione di tre videoclip animati per lo Zecchino d'oro: Tu Scendi dalle stelle, Le Parce-que Des Pourquoi e Choof The Train. Realizza anche video industriali e animazioni didattiche con bambini e ragazzi. Dal 1999 scrive saggi e articoli sul cinema di animazione. Ha pubblicato Fatti un film: manuale per giovani video-maker (Giunti, 2016) e Fare Animazione (Dino Audino, 2020).
Fuori concorso
I film cocktail
Dalla terrazza "virtuale" del Castello Aragonese, in collaborazione con la Campari, ogni giorno in questa sezione vengono presentati gli autori delle opere in concorso della giornata.
Sabato 27 giugno
Domenica 28 giugno
Lunedì 29 giugno
Martedì 30 giugno
Mercoledì 1 luglio
Giovedì 2 luglio
Venerdì 3 luglio
I vincitori
Lungometraggi
Ischia Film Award per il miglior lungometraggio a:
Eastern
La visione distopica di Adamski, di una Polonia governata dal codice di sangue, è straordinaria e sconvolgente. Nel suo potente e futuristico film che rievoca anche le tragedie greche, i giovani vengono giustiziati come gli animali selvaggi durante un safari, la vita ha un prezzo in euro e gli avvocati trattano le questioni di vita o di morte come se fossero dei contratti commerciali. Con il suo copione intrigante, la forte/solida regia e le interpretazioni convincenti, Eastern è, senza alcun dubbio, il miglior film di questa edizione dell’Ischia Film Festival.
Premio Epomeo alla miglior fotografia: Chris Hirschhäuser
Toprak
La fotografia del film cattura la bellezza, ma anche la solitudine del paesaggio rurale e degli attori. Possiamo intuire/percepire il lento passare del tempo, l’aspettare che qualcuno sia di passaggio, i rituali giornalieri dal mattino alla sera, si sente quasi l’odore dei melograni, si sente il vento tra i capelli e ci si gode lo spazio della pianura. Nei visi dei due protagonisti vediamo l’amore l’uno per l’altro, ma anche i conflitti che portano con loro, anche quando non vi è dialogo.
Premio Aenaria alla miglior scenografia: Leonardo Scarpa
Effetto domino
Alberghi abbandonati, interni in via di smantellamento, asettiche stanze del potere, architetture vuote, chiese minimaliste, landscape industriali nostrani e altri, esotici e più accattivanti: gli spazi architettonici, in decadenza, in costruzione o solo ambìti e sognati sono a tutti gli effetti protagonisti del film di Alessandro Rossetto e rispecchiano, a volte letteralmente, la rovina morale, umana, ambientale della nostra società.
Premio Castello Aragonese alla miglior regia: Piotr Adamski
Eastern
Per la rigorosa pulizia con cui riesce a tenere in bilico la sua storia tra un asettico mondo futuro e una ferocia ancestrale, tra algida distopia e faida tradizionale, per l’ottima direzione degli attori (e in particolare delle due giovani protagoniste), per il ritmo e la tensione che reggono tutta la narrazione: una regia di classe che traduce in un mondo quotidiano, legato a rituali di lutto e vendetta atavici, suggestioni inquietanti di matrice ballardiana.
Per la narrazione di una realtà carceraria a noi lontana, un luogo in Sierra Leone in cui di diritti umani vengono negati e l'esistenza risulta impossibile, anche quando si riesce a venirne fuori, l'inferno non è solo nel carcere.
Solo un bambino, con la sua forza e la sua dolcezza, può spazzar via una stagione fredda e buia facendo ripartire la grande giostra della vita. Il dolore resta, ma la volontà di andare avanti è più grande. Il regista fa immergere lo spettatore nella profondità del racconto grazie a un linguaggio potente e asciutto. Dirige gli attori magistralmente e dipinge uno spaccato di vita grazie a una bellissima fotografia. Un grande applauso al piccolo protagonista per l’intensa interpretazione.
Per la capacità di raccontare una complessa tipicità territoriale - come la 'Ndrangheta - con un film di grande sforzo produttivo, una regia efficace e una direzione artistica meticolosa ed emozionante.
Per aver dimostrato che la speranza vive lì dove c’è civiltà. Per essere riusciti a trattare con eleganza il tema dell’ambiente. Per essere riusciti ad emozionare. Spesso si bada alla confezione dei lavori, in questo caso, i due autori hanno avuto il coraggio e la capacità di arrivare dritti alla pancia dello spettatore in assenza di mezzi, puntando sull’unica cosa che conta: il loro sguardo.